mercoledì 17 ottobre 2012

CONOSCIAMO BELLA.

CONOSCIAMO BELLA !!!!!

Il canile non è stata la sola fonte di consigli, per più di un anno abbiamo visto con passione e attenzione   alcune trasmissioni che davano indicazioni sul come rapportarsi con l'amico a 4 zampe. A questo punto, parecchi di voi lettori penseranno che sono esagerata ed eccessiva, che la forza dell'amore è più che sufficiente a far instaurare un rapporto complice e piacevole, che studiare sempre tutto nel minimo dettaglio non sempre funziona,..e avrete ragione!! Adesso ci sentivamo tutti pronti per il desiderato passo, la scuola era finita, purtroppo non mi era stato più rinnovato il contratto e il mio unico lavoro era inviare centinaia di curricula ad aziende, negozi e privati, così, con tanto tempo disponibile avremmo potuto cercare, conoscere e piano piano addestrare il nostro cane.
Un giorno vengo a sapere che sta per arrivare un setterina (che era stata trovata abbandonata in autostrada) di un anno e mezzo, di medio/piccola grandezza, dolce, buona, già un po' addestrata da una volontaria che la stava tenendo in stallo e pronta per l'adozione, ci presentiamo all'apertura del canile e l'aspettiamo. Mio figlio era agitatissimo e sicuramente in cuor suo sperava di piacerle,...sta arrivando...è lei...è Eva,Ella,poi Bella, così è ora il suo nome, come dicono tutti di nome e di fatto. Ci è subito piaciuta, paurosa anche della sua ombra, con lo sguardo tipico dei setter, ma per noi unico, ci siamo avvicinati con discrezione, abbassati per farci più piccini, abbiamo avvicinato le nostre mani per farci annusare e conoscere e poi ...vai con le coccole!!! Dopo qualche giorno di conoscenza reciproca in canile e in casa, abbiamo avviato le pratiche dell'adozione. Il 20 giugno l'abbiamo portata a casa per tutto il giorno e per la prima notte, aveva pronta la sua cuccia, un materassino al piano di sotto, le sue due ciotole di metallo, collari, guinzagli, la pettorina, riso soffiato e crocchette.  Proprio così la cuccia era al piano di sotto, quindi nuove scale ( la ragazza che l'aveva avuta in stallo mi aveva detto che anche lei aveva scale in casa, e anche che adorava andare in auto)! Abbiamo cercato di farla scendere, ma non aveva intenzione di farlo, abbiamo provato a mettere su ogni gradino una crocchetta, a chiamarla con voce suadente da sirena, ma il suo sederino era come incollato, ci guardava interrogativa e decisa a non muovere nemmeno un pelo.





Così abbiamo chiamato la nostra vicina la ragazza con i tre cani, che, con toni pazienti, ma un po' più decisi e crocchette e coccole finali ci ha aiutato a farle scendere tranquillamente le scale. Bella in quel momento aveva bisogno di persone meno paurose e titubanti che le dessero sicurezza.

1 commento:

Jacques ha detto...

Ciao,
Non conosco bene l'Italiano, ma conosco abbastanza bene i cani.
Mi piace, leggere questa bellisima storia, di piu sto studiando l'Italiano da solo, da due anni.
Cosi, sono capace di leggere il suo blog.
Amicalemente